Lezioni a tutta birra: la mia parte intollerante

La Nuova del Sud, edizione della Basilicata ha pubblicato il 16/4/2018 un articolo sulla seconda iterazione delle “Lezioni a tutta birra”. Il tema al di là della parafrasi della famosa canzone di Caparezza, era quello delle intolleranze alimentari, fra verità e bufale. Il giornalista (che non era presente), come accade spesso (tristemente soprattutto in Basilicata) mi ha messo in bocca parole che non ho detto. Sperando di non aver annoiato troppo i pochi amici che erano presenti il 10 aprile al John Bull Inn, io ho parlato dell’intolleranza al lattosio, dei suoi meccanismi genetici e fisiologici, delle sue conseguenze non tanto sul benessere/malessere di coloro che sono tolleranti/intolleranti, dell’incredibile intreccio di una singola mutazione con la storia dell’uomo dal Neolitico ad oggi e, un pochino, di come l’intolleranza vera o presunta venga sfruttata nella pubblicità di molti formaggi stagionati (con il claim “naturalmente privo di lattosio”, che è come dire che se si entra in acqua ci si può bagnare). Dispiace dover notare che, nonostante tutti i miei sforzi, non riesco a farmi capire. Dispiace altrettanto dover notare una certa mancanza di professionalità negli addetti alla comunicazione. Ciò detto, di “Lezioni a tutti birra”, anche in virtù di un accordo fra la Scuola SAFE e l’ordine dei Tecnologi Alimentari di Basilicata, e Calabria ce ne saranno altre: sono un occasione divertente per mischiare le carte e le persone, per parlare con leggerezza, per stimolare le menti e il palato.

Alla prossima (Inshallah)