Tesi di laurea

Il laboratorio di Microbiologia industriale e il Laboratorio di Fisiologia dei microrganismi sezione batteri (responsabile Dott.ssa A. Ricciardi) sono lieti di ospitare studenti dei corsi di laurea triennale per esperienze di tirocinio e studenti dei corsi di laurea magistrale per tesi di laurea sperimentali. I temi disponibili per tesi di laurea sono pubblicati periodicamente in questo sito.

Molti degli equivoci che nascono fra relatore e studente derivano dalla mancanza di chiarezza sugli obblighi reciproci. Questo testo riflette il nostro punto di vista sulla tesi di laurea e leggerlo vi permetterà di scegliere in maniera più consapevole.

Che cos’è una tesi di laurea?

Le caratteristiche del lavoro di tesi sono definite dai regolamenti didattici dei corsi di studio. La durata della tesi differisce sostanzialmente fra la laurea e la laurea magistrale, così come sono differenti le sue caratteristiche (tesi sostanzialmente compilativa o bibliografica nella laurea, sperimentale o progettuale nella laurea magistrale).

A quanto lavoro corrisponde una tesi di laurea?

1 credito equivale a 25 ore di lavoro dello studente, con un impegno massimo per gli studenti di 60 crediti/anno. Ciò vale per uno studente medio, con sufficienti prerequisiti: la stessa quantità di lavoro potrebbe essere portata a termine in un tempo inferiore o superiore a seconda del grado di preparazione o delle capacità dello studente.

La tesi di laurea prevede lavoro guidato (incontri con il docente per la programmazione delle attività) e lavoro autonomo (raccolta dei dati sperimentali, stesura dell’elaborato), per un totale di ore corrispondenti ai cfu previsti dall’ordinamento del corso di studi al quale lo studente è iscritto.

Per gli studenti delle lauree triennali del nuovo ordinamento la stesura della tesi può essere preceduta da un periodo di tirocinio (attualmente 7 cfu per Tecnologie alimentari) durante il quale lo studente, frequentando il laboratorio, apprende le principali tecniche di un laboratorio di microbiologia degli alimenti. Il tirocinio si conclude con la presentazione di una relazione alla Commissione tirocini. La tesi può riguardare l’argomento del tirocinio o un nuovo argomento e l’impegno per la sua stesura dovrebbe corrispondere a 3 cfu.

Per le lauree magistrali la tesi è un impegno notevole (per Scienze e Tecnologie Alimentari l’impegno previsto è 29 cfu (comprensivi della stesura della tesi), corrispondenti ad un intero semestre.

E’ evidente che la mancanza di prerequisiti fondamentali (conoscenze tecniche e scientifiche acquisite nel corso degli studi generali e/o attinenti all’argomento di tesi, capacità di autoapprendimento, capacità di cercare informazioni in biblioteca e sui principali motori di ricerca bibliografici) e la scarsa attitudine dello studente al lavoro di laboratorio possono dilatare notevolmente questi tempi con costi notevoli per lo studente e per il docente. Di conseguenza, i prerequisiti minimi (conoscenza della lingua inglese, capacità di utilizzare i più comuni strumenti informatici, come programmi di videoscrittura e fogli di calcolo, conoscenze di chimica, biochimica, microbiologia generale, microbiologia degli alimenti, microbiologia industriale) potranno essere accertati con un test prima dell’assegnazione della tesi. Lo studente verrà comunque valutato durante tutto il primo mese di attività e il relatore si riserva il diritto, inappellabile, di sospendere l’attività di studenti che non si dimostrino in grado di svolgere le attività richieste per qualsiasi ragione.

Quando e a chi chiedere la tesi di laurea?

Nel caso specifico della tesi di laurea sperimentale presso i nostri laboratori sarebbe opportuno chiedere la tesi quando allo studente restano da superare non più di 4 esami. Questo rappresenta un buon equilibrio fra le esigenze di continuità del lavoro sperimentale e la giusta esigenza dello studente di laurearsi dopo un tempo ragionevolmente breve dal superamento dell’ultimo esame.Tuttavia, la frequenza ai corsi e i periodi di studio necessari per la preparazione agli esami di profitto possono essere un ostacolo notevole allo svolgimento del lavoro di laboratorio. L’attività di laboratorio deve quindi essere accuratamente programmata.

E’ preferibile iniziare il lavoro di tesi (qualora l’argomento prescelto preveda tempi sufficientemente rapidi) quando si devono sostenere non più di due esami.

Dopo aver consultato il potenziale relatore, la domanda di tesi va presentata presso la Commissione istruttoria permanente (o la Commissione di Corso di Studi). La tesi verrà definitivamente assegnata solo dopo l’accertamento dei prerequisiti minimi.

Come è strutturato il lavoro di tesi?

In realtà, non esiste una regola fissa per il lavoro di laboratorio. Alcuni progetti di tesi possono richiedere un lavoro prolungato e continuato, mentre per altri possono essere possibili lunghe pause fra un esperimento e l’altro. Quando vi verrà assegnata la tesi vi verrà proposta la scelta fra diversi tipi di attività: una volta assunto l’impegno di svolgere l’uno o l’altro tipo di attività mi aspetto che lo manteniate a qualsiasi costo. Una volta effettuata la scelta i tesisti devono adattarsi alle esigenze della sperimentazione e non viceversa: ai tesisti verrà richiesto di programmare il proprio impegno orario. Questa strategia è necessaria perchè le tesi di laurea vengono di regola assegnate su argomenti nell’ambito di progetti di ricerca finanziati, che hanno delle scadenze ben precise. Oltre al relatore, al tesista viene generalmente affiancato in laboratorio un tutore, cioè un laureato, un tecnico o un dottorando/a di ricerca esperto che lo/la guiderà direttamente nel lavoro di laboratorio. In generale il lavoro del tesista si svolgerà in collaborazione con il tutore, che sarà responsabile, con il tesista, dello svolgimento del lavoro e del rispetto delle scadenze programmate. I tesisti sono tenuti a seguire le disposizioni del tutore e del relatore, soprattutto in materia di sicurezza e prevenzione del rischio e di gestione del laboratorio (ordine, pulizia, uso delle attrezzature): ripetuti comportamenti irresponsabili o superficiali determineranno l’allontanamento del tesista, senza appello. Il tutore sarà inoltre responsabile dell’addestramento del tesista (che purtroppo arriva in genere alla tesi con cognizioni scarse o nulle del lavoro di laboratorio). In condizioni normali, l’addestramento non richiede più di 10 giorni. Se al termine dell’addestramento il tesista non ha dimostrato di possedere adeguate attitudini al lavoro di laboratorio (sulla base del giudizio insindacabile del relatore e del tutore) l’assegnazione della tesi verrà cancellata.

La stesura finale della tesi, se i protocolli sperimentali e i dati sono stati raccolti in modo sistematico e ordinato e i risultati sono stati prontamente elaborati, non dovrebbe richiedere più di 100 ore. Questo tempo può però allungarsi a dismisura a causa delle carenze nella preparazione di base dello studente. La stesura dell’introduzione e la discussione dei risultati richiedono quasi sempre la lettura e la comprensione di un certo numero di lavoro scientifici (tipicamente almeno una ventina), generalmente in lingua inglese: una conoscenza dell’inglese a livello almeno beginner (possibilmente intermediate) è fondamentale. L’elaborazione dei risultati richiede conoscenze statistiche più o meno avanzate: benchè il relatore fornisca tutta l’assistenza necessaria è bene che i tesisti siano almeno in grado di comprendere le elaborazioni effettuate sui dati grezzi. La scrittura vera e propria della tesi richiede inoltre un minimo di conoscenze sulla scrittura tecnico-scientifica (vedi dopo), di abilità informatiche (uso di word-processor, spreadsheet e programmi di grafica) o amici pazienti e compiacenti: in nessun caso relatore e/o tutore presteranno assistenza nella mera fase di videoscrittura della tesi!! Un ottimo testo facilmente reperibile in commercio è: Emilio Matricciani. 2007. La scrittura tecnico-scientifica. Casa Editrice Ambrosiana. 382 pagine, ca € 37,00

Una volta scritta la prima versione della tesi questa viene trasmessa al relatore, generalmente in formato elettronico. Il relatore la correggerà (generalmente in modalità revisione) e il esista dovrà produrre una seconda versione. La quantità di lavoro richiesta dipende largamente dalla qualità della versione iniziale. Anche la seconda versione sarà corretta dal relatore che darà un giudizio definitivo; non sono possibili altre letture e piccole correzioni sono totalmente a carico del esista.

Ci si aspetta che gli studenti provvedano in proprio alla stampa della tesi. Comunque, per gli studenti che non dispongono di personal computer e stampante verranno messi a disposizione mezzi adeguati, compatibilmente con le esigenze del laboratorio.

Nella maniera in cui è stato descritto il lavoro del tesista è un lavoro tecnico, guidato e non autonomo: è fuori discussione che i tesisti figurino come autori di lavori scientifici, a meno che il loro contributo non sia sostanziale sia nell’esecuzione del lavoro sperimentale che nell’elaborazione dei risultati. Il lavoro dello studente sarà comunque almeno riconosciuto come collaborazione tecnica nei ringraziamenti.

Il plagio.

Da diversi anni gli studenti provano un bisogno irrefrenabile di usare in modo più o meno integrale nella tesi materiale reperito in rete (su articoli scientifici o, peggio, su siti web di dubbia autorevolezza). Questa prassi, oltre ad essere immorale è specificamente vietata dal codice etico dell’Ateneo. Se volete sapere qualcosa di più su cosa può essere considerato plagio, leggete questo articolo.

Qual’è il ruolo del relatore?

Il relatore guida il tesista durante lo svolgimento della tesi e durante la sua stesura. Nonostante in passato si ritenesse che il lavoro di tesi dovesse essere un lavoro scientifico a tutti gli effetti, è abbastanza evidente che questa richiesta è eccessiva e adatta soltanto a studenti particolarmente motivati e entusiasti. In media dedico ad ogni tesista circa 50 ore, distribuite fra il lavoro di programmazione (ca. 15 ore), la stesura finale della tesi (programmazione, strutturazione, correzione, elaborazione di dati sperimentali, ca. 30 h) e la preparazione della presentazione in seduta di laurea (ca. 5 ore). E’ un tempo più che ragionevole ma completamente insufficiente a produrre un elaborato decente se manca l’impegno dello studente e la volontà di eseguire un lavoro dignitoso e autonomo (cioè che non sia un plagio del lavoro di altri, come spesso capita di vedere). In linea di massima la correzione della tesi richiede non più di due revisioni da parte del relatore. Quando avrete consegnato la tesi vi comunicherò la mia valutazione, che dipenderà dal vostro comportamento durante lo svolgimento della tesi e dalla qualità del lavoro: la scala di valutazione è da 0 a 1 (con punteggi decimali, nessun punteggio escluso). Il giudizio sarà motivato ma inappellabile e in seduta di laurea proporrò per la lode soltanto lavori eccezionali.